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giovedì 20 novembre 2025

ALBERTO CALLE ESTENDE LE SUE CONGRATULAZIONI A GIORGIA CIVITENGA E MARCO PAOLELLI :. ALBERTO CALLE EXTENDS HIS CONGRATULATIONS TO GIORGIA CIVITENGA AND MARCO PAOLELLI

 




ALBERTO CALLE ESTENDE LE SUE CONGRATULAZIONI A GIORGIA CIVITENGA E MARCO PAOLELLI 

In una lettera inviata a Giorgia Civitenga, coordinatrice di Forza Italia per il municipio XIV di Roma, e a Marco Paolelli, coordinatore di Forza Italia per il municipio IV di Roma, il quotidiano politico di Alberto Calle ha espresso le sue congratulazioni ad entrambi per quanto segue :.



Si trascrive parte del testo della lettera indirizzata a Giorgia Civitenga.

Desidero esprimere le mie congratulazioni per aver collocato la nostra bandiera nazionale Italiana e quindi del nostro paese, all’interno della sede del partito Forza Italia nei municipi XIV e XIII.

E’ importante per ogni partito politico avere una bandiera nazionale. La considero importante per l’identità sia del partito stesso che del nostro paese, perché per me rappresenta l’unità del nostro paese, qualcosa di cui abbiamo e di cui avremo sicuramente bisogno in futuro. Forse in futuro si potrebbe anche posizionare la nostra bandiera nazionale accanto alla bandiera del partito all’esterno dalla sede così come fa la sede del partito al IV municipio di Roma, mi auguro in un futuro prossimo, le altre sedi del partito di Forza Italia possano copiare alle sedi dei municipi IV, XIV e XIII posizionando la bandiera nazionale accanto alla bandiera del partito di Forza Italia nelle loro sedi, sarebbe importante per l’identità del partito e dell’Unità del nostro paese.






Si trascrive parte del testo della lettera indirizzata a Marco Paolelli.

Desidero esprimere le mie congratulazioni per aver collocato la nostra bandiera nazionale Italiana e quindi del nostro paese nella sede del partito Forza Italia al municipio IV.
E’ importante per ogni partito politico avere una bandiera nazionale. La considero importante per l’identità sia del partito stesso che del nostro paese, perché per me rappresenta l’unità del nostro paese, qualcosa di cui abbiamo e di cui avremo sicuramente bisogno in futuro. Mi auguro che nel prossimo futuro le altre sedi del partito di Forza Italia possano copiare le sedi dei municipi IV, (XIV e XIII dei quali, a quanto ho capito, hanno posizionato la nostra bandiera nazionale all’interno della sede del partito ma non all’esterno), posizionando la bandiera nazionale accanto alla bandiera del partito di Forza Italia nelle loro sedi così come lo fate voi al municipio IV, sarebbe importante per l’identità del partito e dell’Unità del nostro paese.
Per Alberto Calle è quindi importante che ogni partito politico porti la bandiera italiana, che per lui rappresenta l'identità non solo politica ma anche italiana e l'unità del nostro Paese.








ALBERTO CALLE EXTENDS HIS CONGRATULATIONS TO GIORGIA CIVITENGA AND MARCO PAOLELLI 

In a letter sent to Giorgia Civitenga, coordinator of Forza Italia for Rome's 14th district, and Marco Paolelli, coordinator of Forza Italia for Rome's 4th district, il quotidiano politico di Alberto Calle congratulated both of them on the following :.

Here is part of the text of the letter addressed to Giorgia Civitenga.

I would like to express my congratulations for placing our Italian national flag, and therefore that of our country, inside the headquarters of the Forza Italia party in the XIV and XIII municipalities.

It is important for every political party to have a national flag. I consider it important for the identity of both the party itself and our country, because for me it represents the unity of our country, something we have and will certainly need in the future. Perhaps in the future we could also place our national flag next to the party flag outside the headquarters, as is done at the party headquarters in Rome's IV municipality. I hope that in the near future, the other Forza Italia party headquarters will follow the example of the IV, XIV, and XIII municipal headquarters by placing the national flag next to the Forza Italia party flag at their headquarters. This would be important for the identity of the party and the unity of our country.

Here is part of the text of the letter addressed to Marco Paolelli.

I would like to express my congratulations for placing our Italian national flag, and therefore that of our country, at the headquarters of the Forza Italia party in the IV municipality.

It is important for every political party to have a national flag. I consider it important for the identity of both the party itself and our country, because for me it represents the unity of our country, something we need and will certainly need in the future. I hope that in the near future, the other offices of the Forza Italia party will follow the example of the offices of Municipalities IV, (XIV and XIII of which, as I understand it, have placed our national flag inside the party headquarters but not outside), placing the national flag next to the flag of the Forza Italia party in their headquarters as you do in the IV municipality, it would be important for the identity of the party and the unity of our country.

For Alberto Calle, it is therefore important that every political party flies the Italian flag, which for him represents not only political identity but also Italian identity and the unity of our country.

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martedì 7 ottobre 2025

Alberto Calle a colloquio con Francesco Di Bartolomei :. Alberto Calle in conversation with Francesco Di Bartolomei :. Alberto Calle en conversación con Francesco Di Bartolomei :. Alberto Calle en conversation avec Francesco Di Bartolomei

 




Alberto Calle a colloquio con Francesco Di Bartolomei

Il quotidiano politico di Alberto Calle a colloquio con Francesco Di Bartolomei parliamo di politica estera, della situazione in Iran e dell'associazione Italia-Iran 


I video possono essere visualizzati al seguente collegamento ipertestuale




Alberto Calle in conversation with Francesco Di Bartolomei

Il quotidiano politico di Alberto Calle In conversation with Francesco Di Bartolomei, we discuss foreign policy, the situation in Iran, and the Italy-Iran association. 
The videos can be viewed at the following hyperlink





Alberto Calle en conversación con Francesco Di Bartolomei

Il quotidiano politico di Alberto Calle entrevista a Francesco Di Bartolomei sobre política exterior, la situación en Irán y la asociación Italia-Irán.


Los vídeos se pueden ver en el siguiente hipervínculo







Alberto Calle en conversation avec Francesco Di Bartolomei

Il quotidiano politico di Alberto Calle en conversation avec Francesco Di Bartolomei, nous discutons de politique étrangère, de la situation en Iran et de l'association Italie-Iran.
Les vidéos peuvent être visionnées via le lien hypertexte suivant






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mercoledì 10 settembre 2025

IL PERÙ È UN PAESE DEMOCRATICO? :. IS PERU A DEMOCRATIC COUNTRY? :. ¿ES EL PERÚ UN PAÍS DEMOCRÁTICO?

 




IL PERÙ È UN PAESE DEMOCRATICO?

 A quanto pare, Il Perù non è più un paese democratico. Durante un evento della rappresentanza diplomatica peruviana, il quotidiano politico di Alberto Calle ha espresso preoccupazione per quanto accaduto in Perù. Ha fatto riferimento ai manifestanti apparentemente uccisi dall'esercito peruviano durante le manifestazioni pacifiche che chiedevano le dimissione di Dina Boluarte (presidente del Perù, appartenente con forte disapprovazione del popolo peruviano, e probabilmente chiamata Dina Assasina).  Ha anche osservato che tra le numerose vittime, circa 80 morti innocenti, potrebbero esserci anche minorenni. Presso la sede diplomatica peruviana, il quotidiano politico di Alberto Calle ha ricordato anche che la CEAS (Commissione Episcopale, apparentemente un'autorità ecclesiastica in Perù) ha dichiarato che "non possiamo più definire il Perù un paese democratico, come potete vedere a pagina 4".



Per questo motivo, il quotidiano politico di Alberto Calle si chiede: il Perù è un paese democratico? Ricordando anche che Alberto Calle aveva già espresso le sue preoccupazioni in merito nel 2023, durante la sua riflessione natalizia.

Alberto Calle ritiene necessario un cambio di rotta in Perù ed è fiducioso che questo cambiamento sia possibile con Antauro Humala, ma soprattutto con la lotta alla corruzione che sta soffocando il Perù. Per questo motivo, ritiene che la pena di morte sia necessaria per gli atti di corruzione in Perù. Ha anche colto l'occasione per congratularsi con il presidente colombiano Gustavo Petro per la possibile approvazione di una legge che obblighi le chiese a pagare le tasse in Colombia. Alberto Calle ha raccomandato di fare lo stesso in Perù, con una clausola che stabilisca che le entrate fiscali versate dalle chiese e dalle organizzazioni religiose in Perù siano utilizzate esclusivamente per le esigenze del Perù e del suo popolo. Ha anche osservato che ci sono molti paesi in cui le religioni e le chiese pagano le tasse.

I video possono essere visualizzati al seguente collegamento ipertestuale





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https://www.tiktok.com/@ilquotidianopoliticoac/video/7531834329081662742?_t=ZN-8yNvBhH1Ydq&_r=1 


 IS PERU A DEMOCRATIC COUNTRY?


Apparently, Peru is no longer a democratic country. During an event held by the Peruvian diplomatic representation in Italy, il quotidiano politico di Alberto Calle  expressed concern about what had happened in Peru. He referred to the protesters apparently killed by the Peruvian army during peaceful demonstrations calling for the resignation of Dina Boluarte (President of Peru, who is strongly disapproved of by the Peruvian people and probably referred to as Dina Assasina).  He also noted that among the numerous victims, about 80 innocent deaths, there may also be minors. At the Peruvian diplomatic headquarters, il quotidiano politico di Alberto Calle also recalled that the CEAS (Episcopal Commission, apparently an ecclesiastical authority in Peru) stated that “we can no longer define Peru as a democratic country, as you can see on page 4.”



For this reason, il quotidiano politico di Alberto Calle asks: is Peru a democratic country? It should also be noted that Alberto Calle had already expressed his concerns on this matter in 2023, during his Christmas reflection.


Alberto Calle believes that a change of course is necessary in Peru and is confident that this change is possible with Antauro Humala, but above all with the fight against corruption that is suffocating Peru. For this reason, he believes that the death penalty is necessary for acts of corruption in Peru. He also took the opportunity to congratulate Colombian President Gustavo Petro on the possible approval of a law that would require churches to pay taxes in Colombia. Alberto Calle recommended doing the same in Peru, with a clause stipulating that tax revenues paid by churches and religious organizations in Peru be used exclusively for the needs of Peru and its people. He also noted that there are many countries where religions and churches pay taxes.

The videos can be viewed at the following hyperlink 





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¿ES EL PERÚ UN PAÍS DEMOCRÁTICO?


Aparentemente, Perú ya no es un país democrático. Durante un evento en la misión diplomática peruana en Italia, il quotidiano politico di Alberto Calle expresó su preocupación por lo sucedido en Perú. Se refirió a los manifestantes aparentemente asesinados por el ejército peruano durante manifestaciones pacíficas que exigían la renuncia de Dina Boluarte (presidenta del Perú, miembro del pueblo peruano, que la desaprueba firmemente, y probablemente apodada Dina Asesina). También señaló que entre las numerosas víctimas, alrededor de 80 inocentes, también podría haber menores. En la misión diplomática peruana, il quotidiano politico di Alberto Calle también recordó que la CEAS (Comisión Episcopal, aparentemente una autoridad eclesiástica en Perú) declaró que «ya no podemos llamar al Perú un país democrático, como podeis ver en la página 4».

En la página 4 EE.UU. confirma violaciones de derechos humanos durante protestas en Perú

Por ello, il quotidiano politico di Alberto Calle se pregunta: ¿Es el Perú un país democrático? Recuerda también que Alberto Calle ya había expresado su preocupación al respecto en 2023, durante su reflexión navideña.


Alberto Calle cree que es necesario un cambio de rumbo en Perú y confía en que este cambio es posible con Antauro Humala, pero sobre todo con la lucha contra la corrupción que asfixia al Perú. 

Por ello, considera que la pena de muerte es necesaria para los actos de corrupción en Perú. También aprovechó la oportunidad para felicitar al presidente colombiano Gustavo Petro por la posible aprobación de una ley que obligue a las iglesias a pagar impuestos en Colombia. Alberto Calle recomendó hacer lo mismo en Perú, con una cláusula que establezca que los ingresos fiscales pagados por las iglesias y organizaciones religiosas en el país se destinen exclusivamente a las necesidades del país y su gente. También señaló que hay muchos países donde las religiones y las iglesias pagan impuestos.


Los vídeos se pueden ver en el siguiente hipervínculo






Fonte :.

Source :.

https://www.politicamentecorretto.com/2025/09/10/il-peru-e-un-paese-democratico/







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